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Quali muscoli allena il nuoto? Ecco perché allenarsi in piscina

Foto di uomo che si tuffa in piscina

“Fai nuoto che fa bene!” è il consiglio che ci sentiamo sempre rivolgere.

Si dice che il nuoto sia uno sport completo, e anche se a forza di sentirlo ripetere ti può essere venuto il dubbio che fosse solo una credenza popolare, in realtà i benefici che si ottengono dall’allenamento in piscina sono davvero numerosi.

Oltre a migliorare il coordinamento tra braccia e gambe, il nuoto è un’attività che contribuisce al rafforzamento di diversi gruppi muscolari.

Vediamo insieme quali.

I benefici del nuoto sulla muscolatura

La parte del corpo più sollecitata dal nuoto è quella composta da braccia, spalle e schiena, ma questa disciplina coinvolge anche i muscoli di gambe e glutei che, anche se meno centrali, sono indispensabili per partenze e virate e servono a bilanciarsi in acqua e mantenere la direzione desiderata.

Nel nuoto il lavoro muscolare è basato sulla resistenza: lavorando sullo sforzo, il muscolo diventa più efficiente e reattivo, tonificandosi. Ogni esercizio eseguito  in acqua equivale a farne 10 in condizioni normali, ma con minor fatica e tensione muscolare.

L’acqua è quindi un elemento che permette di ottenere ottimi risultati con meno sforzi: insomma, meglio di così non si può!

Braccia, spalle e schiena: i principali muscoli coinvolti nel nuoto

I muscoli delle braccia e delle spalle sono i protagonisti nel nuoto perché lavorano intensamente nella fase di propulsione per spingere l’acqua indietro.

Il nuoto ti permetterà quindi di sviluppare i muscoli della cuffia dei rotatori, bicipiti, tricipiti, trapezio, gran dorsale e deltoide.

L’effetto del nuoto su pettorali e addominali

L’allenamento della massa muscolare che interessa le zone del petto e del torace contribuisce a mantenere il corpo a galla e la posizione corretta durante la sessione di nuoto.

Allo stesso tempo, durante una nuotata anche i muscoli del core, nello specifico gli addominali e i lombari, vengono sollecitati in ogni movimento e attivandosi, favoriranno una maggiore stabilità e la corretta coordinazione tra braccia e gambe.

Allena gambe e glutei grazie al nuoto

Come abbiamo detto, il nuoto è davvero uno sport completo. Anche se il lavoro più evidente viene svolto dalle spalle e dalle braccia, in realtà un ruolo molto importante è svolto dalle gambe e dai glutei.

In piscina, il corretto allenamento delle gambe contribuisce a darti la spinta giusta e a mantenere la stabilità del corpo durante tutta la nuotata. I muscoli principali che gioveranno di questi benefici saranno quindi i quadricipiti e i muscoli del polpaccio.

Anche i glutei sono fondamentali nel nuoto: tra i muscoli più grandi e potenti del corpo, forniscono mobilità alla coscia e danno sostegno al bacino.

I muscoli coinvolti in base allo stile di nuoto

Finora abbiamo illustrato i benefici generici che puoi trarre dall’allenamento di nuoto, ma in realtà, volendo andare più nel dettaglio, ogni stile richiede uno specifico movimento e coinvolge i diversi gruppi muscolari in maniera differente.

In ogni stile ci sono muscoli che lavorano maggiormente e che di conseguenza si sviluppano di più, mentre altri sono stimolati in misura minore.

Stile libero: i benefici per i muscoli

Il nuoto stile libero è quello più comune tra quelli insegnati. Esso permette di muoversi molto velocemente con uno spreco inferiore di energie. Per questo motivo viene utilizzato in caso di salvataggio e in molti tipi di gare, ad esempio il triathlon.

Ma quali muscoli coinvolge lo stile libero nel nuoto?

Tecnicamente detto crawl, questo stile di nuoto consente di procedere in acqua tramite un movimento alternato delle braccia e una propulsione continua fornita dagli arti inferiori.

Com’è possibile intuire, dunque, questo stile allena principalmente i muscoli delle braccia, coinvolgendo anche tutto il busto: addominali, pettorali e spalle. Le gambe sono tuttavia in continuo movimento, traendo comunque un grande vantaggio da questo tipo di allenamento.

Dorso: i muscoli coinvolti

Il dorso non è altro che uno stile libero con la testa rivolta verso l’alto.
Anche qui si procede con un movimento alternato delle braccia mentre le gambe vengono calciate in rapida successione.

Il capovolgimento comporta un necessario movimento del busto, che serve a mantenere l’equilibrio e la direzione.

Questo stile quindi, come suggerisce il nome, coinvolge tutti i muscoli del dorso
– in particolare gran dorsale e trapezio –  ed attiva soprattutto braccia e spalle.

I muscoli attivati nello stile Rana

Nello stile di nuoto a rana, braccia e gambe si allungano contemporaneamente per spingere l’acqua indietro.

Un movimento di propulsione  intenso e complesso che mette in funzione tutti i muscoli del dorso, in particolare il deltoide. Inoltre vengono coinvolti gli addominali e i glutei, attivati nelle sgambate che consentono di scivolare nell’acqua.

Delfino o farfalla per allenare tricipiti e quadricipiti

Comunemente chiamato delfino, il nome tecnico agonistico è stile a farfalla.

Il movimento del corpo è simile a quello di un’onda che parte dal capo e oscilla fino ai piedi mentre le braccia ruotano all’unisono per avanzare, aiutate dalla propulsione delle gambe che in questo caso restano unite.

Questo stile coinvolge notevolmente le braccia e le gambe, in particolar modo tricipiti e quadricipiti. Come per la rana anche gli addominali vengono allenati, in quanto responsabili dei movimenti ondulatori del torso caratteristici di questo stile.

A questo punto che ne pensi? Ti abbiamo fatto venire  voglia di allenarti?

Puoi iniziare a considerare delle sessioni di training nella piscina di casa, magari installando un sistema di nuoto controcorrente per goderne appieno tutti i benefici!

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